Maxi-area di Villa Selva. Rinaldini: «No alla cementificazione, è necessaria nuova pianificazione»

Graziano Rinaldini

La delibera che approderà in consiglio comunale per la realizzazione della maxi-area industriale di via Mattei, a Villa Selva, dedicata alla logistica a servizio dell’e-commerce è una scelta assolutamente sbagliata dell’amministrazione Zattini che continua a cementificare la città a meno di un anno dalla devastazione dell’alluvione, in assenza di una pianificazione strategica di sviluppo della città che deve andare in direzione diametralmente opposta, limitando il consumo di suolo e modificando le norme urbanistiche nelle aree alluvionate come proposto del Presidente Bonaccini”. Così Graziano Rinaldini, candidato sindaco della sinistra, interviene in merito alle delibere in itinere relative alle nuove aree industriali tra le quali quella di Villa Selva, destinata ad attività legate alla logistica a servizio dell’e-commerce, con un’estensione totale di circa 230mila mq e una superficie fondiaria edificabile prevista di 150.909 mq, nell’ambito degli accordi operativi per le nuove urbanizzazioni.

Inutile continuare a trincerarsi, come ha fatto la giunta in questi anni, dietro le scelte pianificatorie della precedente amministrazione perché, nei fatti, le scelte amministrative del passato sono diventate per questa giunta vere e proprie scelte politiche. Hanno avuto cinque anni di tempo per invertire la rotta, per azzerare l’attuale Piano Urbanistico e realizzare il nuovo Pug che invece è stato rimandato a data da destinarsi a differenza di altri Comuni, come Cesena, che lo hanno approvato nel 2023” insiste Rinaldini.

C’è poi un altro aspetto da considerare – prosegue -. Con l’arrivo di insediamenti aziendali non al servizio della logistica delle nostre aziende locali ma provenienti da altri territori, quindi con la ‘testa’ altrove, non si favorisce certo la qualità dell’occupazione per i nostri giovani. Al contrario, dobbiamo impegnarci per favorire la presenza di realtà ad alto contenuto tecnologico, direttamente collegate alla presenza dell’Università, nei settori ad esempio della manutenzione degli aerei e in ambito aerospaziale, che diano opportunità ai nostri ragazzi diplomati e laureati”.

Mi preoccupa molto – conclude Rinaldini – l’impatto ambientale dei nuovi insediamenti che porteranno inevitabilmente a un aumento del traffico e dell’inquinamento in zone già appesantite, anche in considerazione del fatto che siamo l’ottava città in Italia per livelli di inquinamento. Se toccherà a me fare il sindaco, dico fin da ora che le aree verdi rimarranno tali e che lavorerò per recuperare e rigenerare capannoni e strutture in disuso, accorpandole, a beneficio delle aziende che intendono continuare a investire nel nostro territorio”.

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