Sosta a Gatteo Mare: i dati

Gatteo Mare

Le percentuali di utilizzo registrate dai 26 parcometri delle strisce blu di Gatteo Mare, offrono un quadro oggettivo della situazione della mobilità e della sosta di questa località turistica lillipuziana. Dal 27 maggio al 19 settembre 2023 le 900 strisce blu, incluse le 220 del parcheggio multipiano di GM2, hanno avuto la seguente percentuale di utilizzo: maggio: 18,14%; giugno: 29,88%; luglio: 35,86%; agosto: 40,06%; settembre: 34,26%.

Questi dati non includono le soste degli abbonamenti dei residenti e nonostante ciò mostrano comunque una realtà parziale della situazione. Mancano infatti le migliaia di soste “irregolari” che potrebbero, se rilevate, offrire un quadro più oggettivo. Questa mancanza comporta la riduzione delle entrate pubbliche e l’iniquità di trattamento tra chi paga il parcheggio e chi invece è al di sopra del codice della strada e delle scelte politiche comunali. Vediamo nel dettaglio dove:
penso per esempio alla sosta sulla pista ciclabile promiscua del lungomare con decine di auto che quotidianamente sono parcheggiate da chi si reca in Posta, in banca o al bar. Le Amministrazioni passano ed i sindaci pure ma la sosta selvaggia su quella ciclabile resta un problema insoluto da oltre 15 anni. È di fatto una zona franca a tolleranza 1000, occhio vede ma senso civico non duole. In olanda, per fare un esempio, parcheggiare l’auto sulla pista ciclabile comporterebbe la soppressione a mezzo “sbadilate” ogni ultima domenica del mese in Piazza Dam al cospetto delle scuole elementari. Certo quella pista promiscua è stata realizzata con i piedi: è disseminata di ostacoli e senza un cordolo che la protegga, ma tutelarla e far rispettare quegli spazi almeno 3 mesi all’anno è un dovere, ripensare poi quel lungomare turistico sarebbe un’ottima idea.

Penso alla sosta del parcheggiò gratuito di Via Spinelli da 120 posti dove in estate le auto occupano anche il marciapiede, portandolo fino a 150 posti. Auto che in alcuni casi restano ferme per l’intera estate, una sorta di utilizzo di suolo pubblico stagionale gratuito. Io quasi quasi la prossima settimana in uno stallo monto un barbecue prefabbricato con accanto un tavolo e una friggitrice. Ma la genialata è che questo parcheggio gratuito è a 50 metri da quello multipiano a pagamento.

Penso alle auto in sosta nelle traverse che dal lungomare conducono alla spiaggia o a volte parcheggiate in Piazza della Libertà o sui marciapiedi davanti ai bar o sugli stalli riservati alle moto. A Gatteo Mare da maggio a settembre vale tutto e la colpa è del controllore. Penso al parcheggio fai da te di Via Shuman che in estate accoglie decine di auto ma che andrebbe almeno regolarizzato dal punto di vista formale. Invece il precetto filosofico è: Spazio dunque Parcheggio. Ci sarebbe poi chi abita lì che potrebbe non gradire la gestione “fai da te” della sosta ma questi sono dettagli. Sarebbe infine interessante avere i dati del solo parcheggio multipiano di GM2, costato oltre 2 milioni di euro. Numeri che mostrerebbero quanto quell’opera sia stata lo spreco di denaro pubblico più rilevante della località balneare suddetta dalla sua fondazione ad oggi. Semivuoto 10 mesi all’anno.

Dal punto di vista politico riguardo alla mobilità e alla sosta di “Lilliput Mare”, l’ex sindaco Gianluca Vincenzi pochi anni fa, durante la campagna elettorale che lo vide poi vincitore, pose l’obiettivo all’epoca a lungo termine, di una sorta di pedonalizzazione semi integrale della Gatteo Mare turistica nel 2025. Non credo ci credesse davvero ma era un’idea rivoluzionaria e a mio avviso lungimirante ma certamente difficile, però almeno era un’idea che guardava avanti. Gli anni passato e 900 stalli a pagamento continuano ad essere troppi per l’utilità fattuale che hanno, per gli incassi irrilevanti che fruttano e per il mancato utilizzo di quegli spazi in altro modo. Convertirne per esempio un centinaio per la sosta carico e scarico, sarebbe un’idea su cui ragionare, come dovrebbe poi essere ovvio, un minuto dopo, introdurre gli orari di entrata per i fornitori in paese nei momenti in cui i turisti sono tutti in spiaggia.

Giorgio Venturi

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