Ci siamo, Gian Luca Zattini e Graziano Rinaldini, entrambi candidati sindaci di Forlì, rispettivamente per il centrodestra e per la sinistra, dispongono ciascuno del proprio programma, quindi sono pronti al confronto sui temi più attuali e sulle prospettive prioritarie per il futuro di Forlì. Zattini sottolinea la sua ricandidatura con un programma, già estesamente noto da tempo, che ribadisce quell’impronta civica, liberale, europeista e, soprattutto, di misurato, ma sempre fattivo riformismo che tanto significativamente ha segnato il suo primo mandato. Nella sindacatura appena trascorsa, nonostante i due anni di pandemia e la successiva ferita dell’alluvione, Zattini si e adoperato perché diversi progetti, anche irrealizzati dalle precedenti amministrazioni di sinistra, si concretizzassero in risultati tangibili e apprezzabili sia sul piano dell’amministrazione straordinaria che su quello della gestione ordinaria: in quest’ultimo caso, puntando al miglioramento dei servizi al cittadino, ma pure al maggior decoro di una Forlì, sempre più vivibile e apprezzabile, pur nella contrarietà di diverse difficoltà sociali.
Anche Graziano Rinaldini, candidato sindaco per la sinistra forlivese del cosiddetto campo largo, contornato da minimali sopravvivenze politiche, è pronto ad illustrare il suo vasto programma, vera e propria alluvione programmatica, forse per coerenza con il suo battere, incessantemente e spesso con strumentale malafede, il chiodo fisso delle responsabilità e dei ritardi alluvionali, naturalmente addebitandoli all’avversario Zattini. Pensate, un programma quasi opera monumentale del migliore think tank delle menti politiche del Partito Democratico: 51 pagine, suddivise in 20 sezioni, il tutto definitivamente concluso il 25 Aprile, quasi nel presagio che solo la Festa della Liberazione potesse risultare il miglior imprimatur a tanta elaborazione e al suo ingenuo intento liberatorio dall’era Zattini.
Opportuno, dunque, a questo punto il confronto diretto tra i due candidati sindaci, previsto per giovedì 9 maggio, ore 20,30, nella Sala Zambelli della Camera di Commercio della Romagna in corso della Repubblica a Forlì: Zattini e Rinaldini si confronteranno su temi, distinti in cinque filoni, proposti dalla Cna forlivese, Confederazione nazionale dell’artigianato. Finalmente, l’un contro l’altro armato, per dirla con parole manzoniane, per giudicare di che pasta sia fatto ciascuno dei due, magari più lievitata, ancora, quella di Zattini, di fresca, incompleta lievitazione, invece, l’impasto salutista della sinistra contro il pane della destra, per partito preso sempre ritenuto insapore e cattivo. Dei due, quindi, misureremo il realismo e la misura, il senso dell’opportunità e della priorità, insomma i presupposti della rispettiva capacità di scegliere e progettare nei confini delle risorse finanziarie comunali. Finalmente, una prima resa di conti tra i due protagonisti in corsa per la guida della futura Forlì.
Franco D’Emilio