«La scorsa settimana alcune preziose opere della Pinacoteca di Palazzo del Merenda, fra cui due tele del Guercino, sono state trasferite a Cento (FE). La notizia ha colto di sorpresa molti forlivesi e ha suscitato fondati timori fra gli addetti ai lavori e la cittadinanza per le modalità di movimentazione delle opere, trasportate fino in strada senza protezioni, fatto gravissimo che ha messo a rischio l’integrità delle stesse. La mancanza di trasparenza nella comunicazione sui temi della cultura è stata in questi anni una cifra caratterizzante della giunta Zattini, ma ci saremmo aspettati che i cittadini venissero almeno informati della durata del prestito, indicata negli atti amministrativi fino a maggio 2025, ma che potrebbe essere estesa ben oltre se, come annunciato, questa operazione servirà a evitare che tali opere finiscano in deposito. Il fatto che la notizia, comparsa già a inizio marzo sulla stampa ferrarese, sia stata tenuta segreta in città fino alla fine di aprile dovrebbe far riflettere sull’uso disinvolto delle nostre collezioni museali, ridotte ormai a giacimento per prestiti e trasferimenti. Ci chiediamo infatti quale patrimonio dovrebbe essere valorizzato, nelle intenzioni degli organizzatori, dalla mostra di Cento» è il commento di Riccardo Helg e Federico Morgagni candidati indipendenti nella lista del Partito Democratico.
«Non certo quello conservato a Palazzo del Merenda, dove ad oggi non è dato conoscere l’accessibilità ai fondi antichi della Biblioteca Saffi, fra cui le preziose Raccolte Piancastelli, e alle collezioni museali, che non potranno essere spostate e che dovranno convivere con i rischi di sicurezza e le limitazioni di fruizione imposte dall’imminente cantiere. Non quello esposto al San Domenico, dove ormai da anni manca il materiale informativo sulla Pinacoteca e dove gli allestimenti delle grandi mostre spesso scoraggiano, con pannelli e sbarramenti, la visita alle collezioni permanenti. E tanto meno quello di Palazzo Romagnoli, dove l’azione di smantellamento di una delle più belle sedi museali della città e di trasferimento della Collezione Verzocchi procede inesorabile, in spregio delle proteste e delle iniziative di mobilitazione anche recenti e con un dispendio di risorse pubbliche stimabile in milioni di euro» insistono gli esponenti indipendenti Dem.
«Anche in questo caso l’imperativo dominante è l’assoluta mancanza di chiarezza, come mostra la promozione dell’apertura gratuita nella prima domenica del mese.
Perché non dire ai forlivesi che quella di domenica 5 maggio potrebbe essere una delle ultime occasioni (se non l’ultima) per visitare liberamente le Collezioni del Novecento, destinate da Zattini e Melandri a una probabile collocazione in deposito a tempo indeterminato, visto il continuo ritardo dei lavori di palazzo Albertini?» si domandano e concludono Riccardo Helg e Federico Morgagni Candidati indipendenti nella lista del Partito Democratico.