Helg (Pd): «I caotici progetti culturali della giunta Zattini»

Palazzo Romagnoli Collezione Verzocchi

«La nota frettolosa con cui ieri l’Amministrazione per la prima volta ha fatto cenno alla collocazione temporanea della Collezione Verzocchi in San Domenico, dimostra che l’intervento di Graziano Rinaldini sulla chiusura di Palazzo Romagnoli ha centrato i punti deboli della caotica operazione in corso. Dopo reiterate richieste di trasparenza sul futuro del patrimonio museale da parte di numerosi cittadini, fra cui i 1.000 sottoscrittori della petizione, e delle associazioni di tutela, tutte cadute nel vuoto, l’Amministrazione ora cerca di correre ai ripari ostentando sicurezza. Se davvero questa prospettiva era già prevista e addirittura approvata dagli organi competenti, è legittimo chiedersi perché non sia stata comunicata da subito, unitamente alla notizia della chiusura del museo, invece che continuare a confondere la cittadinanza con l’ambiguità di termini» è il commento di Riccardo Helg candidato indipendente nella lista del Partito Democratico.

«La mancanza di informazioni precise su tempistiche e modalità spinge a rilanciare la richiesta di chiarezza sul destino delle opere, anche quelle di Palazzo del Merenda, costrette a peregrinare da una sede all’altra per far fronte all’incapacità organizzativa degli amministratori. Facciano questo sforzo, mostrino, come di dovere, alla città i progetti e le autorizzazioni, chiariscano in quali tempi avverrà il trasferimento, come l’ala dei “grandi donatori” si inserirà negli attuali percorsi, ci spieghino quanto durerà questa sistemazione e quali saranno i costi che si aggiungeranno al già salatissimo conto che i cittadini dovranno pagare per la mancanza di una pianificazione accurata. Il punto nodale è proprio questo. Zattini e i suoi in questi 5 anni avrebbero avuto tutto il tempo per trovare soluzioni sostenibili e adeguate per le necessarie operazioni di trasferimento da Palazzo del Merenda, ma hanno preferito smantellare una sede museale di eccellenza e perdere tempo a inseguire idee estemporanee e raffazzonate, come il Museo del volo, di cui per fortuna non si sente più parlare» insiste il candidato Dem.

«Ora Melandri ha tirato fuori dal cilindro una soluzione che appare piuttosto come un ripiego dell’ultima ora in aperto contrasto con il progetto di trasferimento della Collezione Verzocchi a Palazzo Albertini, ostinatamente voluto dall’assessore e prima causa dell’infinita serie di spostamenti a catena che hanno coinvolto il nostro patrimonio. In attesa di conoscere i dettagli delle soluzioni prospettate ieri, rimane invariato il giudizio su quanto compiuto a Palazzo Romagnoli per aver privato per sempre la cittadinanza e il pubblico della possibilità di approfondire, in un insieme coerente, la produzione artistica del Novecento forlivese nei suoi momenti più alti» conclude Riccardo Helg.

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