Nella mia considerazione i Fratelli d’Italia forlivesi perdono quota, insomma volano Bassi, forse credendo, cosi, di sfuggire al controllo radar dei cittadini, rifilando loro un’assessora di profilo ed evidenza, appunto, Bassi. Naturalmente, motivo di questa tattica perdita di quota è l’avvocata Emanuela Bassi, eletta in FdI con 114 preferenze, già transfuga dalla Lega per suo legittima scelta e/o tornaconto, sino all’incarico di capogruppo meloniano nel nostro Consiglio Comunale.
Pur considerando la questione aprioristica e vincolante delle quote rosa, non so in che misura a tutela di un’effettiva emancipazione femminile, e pur tenendo conto che la citata Bassi risulta prima tra le donne forlivesi elette in FdI, oso chiedere a tanti miei concittadini se mai abbiamo memoria viva, fortemente impressa di una presenza ed un’attività di particolare rilievo politico della gentile signora nel panorama cittadino. Mai che si ricordi in Consiglio Comunale un suo intervento memorabile, saliente, degno di memoria ai posteri, ma sarebbe stato sufficiente anche solo opportuno e fattivo: dunque, efficace capogruppo, tanto in disparte e assordantemente silente.
Solo sui social sempre la gentile signora avvocata pare molto impegnarsi nell’accreditare la propria personalità di donna raffinata, minuziosamente elegante, circondata da oggetti e arredi unici: tutte cose belle che, però, non fanno curriculum politico, non importano un fico secco a nessun forlivese, pur se fratellino d’Italia, ma soprattutto non costituiscono, non corrispondono affatto a quell’esperienza, a quella competenza, richieste al lavoro di assessore. Sicuramente, FdI annovera nelle sue fila donne di idonee qualità per ricoprire tale responsabilità istituzionale. Spero che i Fratelli d’Italia forlivesi riprendano quota, più Alti possibile perché, si sa, meglio osare che sopravvivere Bassi.
Franco D’Emilio