Una delle novità della Festa Artusiana 2024 è rappresentata dalla significativa presenza del locale Essentia di Castrocaro Terme, già oggetto di mia ampia dettagliata recensione, in appoggio dentro al Ristorante Casa Artusi: Andrea Giacchini lo troverai nel locale Casa Artusi “in prestito”, per così dire, una piacevole sorpresa per questo “bingo” fatto dalla direzione di Casa Artusi. Due righe sullo chef: Andrea si diploma alla Suola Alberghiera di Forlimpopoli, di per sè un ottimo biglietto da visita; giovane diplomato va a fare esperienza in vari ristoranti: fa uno stage completo dal grande maestro Camerucci al vecchio locale Lidò-Lidò (che purtroppo ha chiuso, Ndr); quindi un biennio alla Frasca, sempre in esperienza su locali importanti; Andrea a questo punto emigra in Francia, va a stabilirsi per alcuni anni nella magica Provenza, fa esperienza in Hotel stellati. Rientra in Italia e acquisisce il vecchio bellissimo locale della Melania e papà Gianfranco Bolognesi, che è l’attuale suo riferimento.
Essentia a Castrocaro Terme. Per stare sul pezzo, Andrea ha questa collaborazione con la Fondazione Casa Artusi, quindi sua presenza per tutti i giorni della festa (dal 22 al 30 giugno) nel vecchio locale ex mirabile gestione Andrea Erbacci e mamma Venerina, e cito ancora, il grande Andrea Banfi e Jamila (Premio 1° classificato sulla gara Tortelli, “Tortello Cacio e Pepe dell’artusi”, Ndr). Sul menù della Festa Artusiana, lo chef Andrea Giacchini ha cercato di unire la visione della cucina con i temi a lui cari riguardanti l’Artusi; tutti i piatti avranno una presenza artusiana in varie performance, esempio il “porcino grigliato condito con una crema di funghi in umido”, (ottimo da consigliare); scopro un “Manfrigolo mantecato, mandorle, calamari e colatura di alici”: si tratta sempre dei Manfrigul dell’Artusi ma lavorati con altro, vedi mantecatura al burro alle mandorle, e con calamari alla griglia (buonissimo). Sui secondi abbiamo un “Tonnetto dell’adriatico in gardella”, un bel tonno su griglia (gardella romagnola Ndr) abbinato a fagioli all’uccelletta (ottimo). Sui dolci ritroviamo un dolce storico dell’Essentia, il “Finocchio crudo ghiacciato con yogurt e birra”, devo ricordare il finocchio alla besciamella artusiano ricoperto di crema yogurt che ricorda il finocchio alla besciamella; quindi un “Semifreddo alla conserva di rose” una ricetta chimerica sulle rose fatta all’interno dell’Artusi eseguita con i petali del fiore e chiudiamo con le “Fragole in guazzo ed ibisco” stupende fragole condite con il Carcadè, o Ibisco, un altro fiore dal gusto un pochino acido, utilizzato specialmente sui paesi arabi. La capacità dello chef e della sua squadra è notevole. La carta/menù è leggermente ristretta (viva i menù brevi) quindi evidenzio altresì: Baccalà in salsa bianca N° 512; Zuppa Acetosa, N° 37, Gnocchi N° 14; Cardoni alla besciamella N° 407; Arrosto morto N° 526; Cinghiale dolce forte N° 285.
Stand ASD Ciminna Corsa di Ciminna, Palermo. Stand per alcuni giorni, presenta piatti della cucina siciliana, oltre alle stupefacenti galattiche mandorle tostate, formaggi (stagionati e semistagionati, superlativi) dolcetti di mandorle buonissimi. Evidenzio: Panelle con farina di ceci (ghiottoneria); Arancini (stupendi); Caponata di melanzane e verdure, un classico da non perdere; vendita di rarità come Farine ceci e Buccellati, Caciocavallo, Miele, Salsiccia Passita. Pochina l’attinenza con l’Artusi ma sacralità assoluta del cibo meridionale, qui siciliano, uno dei migliori d’ Italia. Ripeto: solo 2 giorni, peccato.
Trattoria della Saraghina. Ecco uno stand a caratura di pesce. Si tratta del Ristorante Petito di Forlì (già oggetto di mia ampia recensione, Ndr) emigrati nella Festa Artuisiana. Saraghina è una sarda ma più grande, un’alice ma è più piccola, è un simbolo della Romagna. Evidenzio: Insalata di Polpo, totanetti, patate ed olive taggiasche; Baccalà mantecato; Seppie coi piselli; Cozze e vongole alla marinara; Saraghina scottadito; Spiedini; Risotto mare; Gnocchi gamberi zucchine e pesto; Strozzapreti vongole e pomodorini. Anche piatti di terra. Dolci: Semifreddo; Vasetto fiordilatte; Zuppa inglese; sorbetto. Stand attivo tutti i giorni.
Unico al posto del mitico Cappelletto San Nicola (già vincitore della Gara sui Cappelletti Ndr). Cito per dovere di cronaca. Aperto tutti i giorni.
Pro loco Marina di Ravenna. Pietanze da passeggio e da asporto. Cono con pesce fritto.
Agritursimo Marchese Corbaglia, santa Maria Riopetra, Sogliano al Rubicone. Solo per un giorno alla Artusiana, premio il coraggio di esserci. Meriterebbe una visita nella loro sede, panorami appennino mozzafiato.
Flambeh. Lo trovi sulla piazza davanti alla Farmacia Fabbri. Cucina Romagnola. Menù: Tagliatelle, passatelli, gnocchi, cappellacci. Costine di maiale, Pollo Guidi; spiedini tonno e spada e salmone; Strudel verdure dell orto. Semifreddo e Cheese cake. Aperto tutti i giorni.
Vizi e sfizi delle Mariette. L’associazione delle Mariette è nata nel 2007 in memoria di Marietta Sabatini, governate e cuoca del maestro Pellegrino Artusi sulla abitazione fiorentina. Alla sua Marietta l’Artusi dedicherà anche una ricetta, la Nr. 604, “Panettone Marietta”. Il maestro lascerà in eredità i diritti d’autore delle sue opere letterarie e culinarie alla signora Marietta Sabatini. Le Mariette dei giorni nostri, si prefiggono lo scopo di elevare la buona cucina di casa, ovvero la gastronomia popolare, attraverso ricerca, formazione e comunicazione, con un occhio attento alla cucina della nostra regione. Le mariette contano circa 150 associati e svolgono un ruolo fondamentale nella scuola di cucina di Casa Artusi, anche mediante corsi pratici, ad esempio su Sfoglia e Piada. “Il miglior maestro è la pratica”, questo semplice e reale motto coniato dal maestro Pellegrino Artusi, è sempre ottemperato dall’Associazione. Le Mariette hanno uno stand stabile in piazza praticamente davanti alla Farmacia Fabbri. I Menù sono giornalieri e tutti i piatti vengono fatti quotidianamente. La qualità e bontà è quella del giudizio da “Massimo Livello” oppure voto 10. Segnalo questi piatti: Tagliatelle prosciutto e salsicce, Artusi Nr. 69; Cappelletti all’uso di Romagna, Artusi Nr. 7; Strozzapreti con salsiccia melazane e pecorino; Cannelloni; Tagliatelle all’uso di Romagna, Artusi Nr. 71; Tortelli al sugo di pomodoro e basilico o Burro e Salvia; Mandilli al pesto; Tortelli by Artusi Nr. 55; Nidi di Rondine; Pappardelle al ragù; Nidi di Rondine; Pasta al forno delle Mariette, piatto che merita un viaggio, solo domenica 30 giugno; Degustazione formaggi By Artusi Nr. 709; Salumi del Territorio; Porchetta e pinzimonio; Zuppa inglese delle Mariette, altro must imperdibile; Panna Cagliata. Ottima scelta di vini bianchi e rossi; Acqua naturale e gasata.
Ristorante Anna, dal 1968 è uno dei mostri sacri che onora la Festa Artusiana 2024. Lo trovi nella struttura estiva, una geniale combinazione che alla direzione del locale è costata un qualcosa ma che oggi ti consente di stare all’aperto, anche dopo la festa artusiana, all’aperto o sotto al coperto se piove, quindi vai nella bellissima area di Piazza Pompilio e ti accomodi. Siamo di fronte ad una vera eccellenza sulla cucina romagnola: oculata scelta degli ingredienti, savoir faire, famiglia di sfogline da telefilm americani. Menù della Festa artusiana 2024: Burrata con crudo Parma; Squacquerone fichi; Sformato zucchine passite, ricetta Nr. 451 dell’Artusi; Salumi e Formaggi; Tagliatelle al ragù, il piatto che dovrai degustare, se ti fidi; Tagliatelle Prosciutto Nr. 69 Artusi (vincitore gara Tagliatelle); Tortelli patate al Fossa; Tortelli ragù; Paglia e fieno con funghi; Coniglio al forno, apriti cielo altra leccornia; Tartare romagnola; polpette in umido coi piselli; Roast-beef ricetta Nr. 521 dell’Artusi; Verdure varie; dolci evidenzio la mitologica zuppa inglese artusiana, ricetta Nr. 675 dell’Artusi; mascarpone con fragole; ecc. Buona cena. Ottimi vini. Meglio prenotare 0543/741330.
Gigi Arpinati