Si è svolta questa mattina la prova d’emergenza aeroportuale che ha previsto la simulazione di un incidente aereo occorso al Boeing 737-400 proveniente da Catania con a bordo 18 passeggeri più i membri dell’equipaggio. L’aeromobile in arrivo a Forlì ha dichiarato emergenza durante l’avvicinamento per pista 12 a causa del malfunzionamento del carrello d’atterraggio. La simulazione ha visto il B737 arrestarsi, spanciato, senza controllo tra il raccordo C e il raccordo D. Per “evidenziare” il principio d’incendio, dovuto all’attrito tra fusoliera e asfalto, sono stati impiegati due piccoli fumogeni rossi.
Alla prova, effettuata come previsto dalle procedure inserite nel PEA, hanno partecipato, vestendo sia i panni dei passeggeri rimasti feriti, illesi, in attesa delle cure, nonché dei familiari delle vittime accorse in aeroporto alla ricerca dei loro cari, circa 50 figuranti. Accanto a loro i mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, i primi chiamati a intervenire sul luogo dell’incidente sgomberando le persone e portandole in area di sicurezza; le ambulanze, le automediche e il personale medico e paramedico del 118 Ausl Romagna; CRI; gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza; i dipendenti e i collaboratori di F.A – Forlì Airport impegnati nella prova con le rispettive mansioni; gli psicologi di Sipem (Società Italiana Psicologia dell’Emergenza Emilia-Romagna) e gli Psicologi per i Popoli Federazione.
Psicologi il cui ruolo non va dimenticato nella stesura del “Piano di assistenza alle vittime di incidente aereo e loro familiari” (ED. 1 del 5 maggio 2023). Presenti altresì gli incaricati-referenti di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) ed ENAV. La simulazione si è conclusa alle ore 12,30. A seguire la SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza) ha organizzato la propria maxi-emergenza con identico scenario.