Solitamente, in Consiglio comunale a Forlì la vediamo seduta a braccia conserte, generosa del suo lieve, ineffabile sorriso e con gli occhioni alla Betty Boop, in giro per l’aula consiliare, forse timorosi del volo dell’immancabile mosca sopravvissuta, ben sapendo quale sia il preferito luogo d’atterraggio di simile, fastidioso insetto. Mai scomposta, sempre a modino senza una piega o una pecca, l’assessora leghista Andrea Cintorino, al massimo, si distrae dalla noia consiliare cliccando sul telefonino, anche lei, come tante donne, fate o streghe che siano, consapevole quanto il cellulare abbia, ormai, sostituito lo specchio delle proprie brame.
Se poi spalanca lo sguardo ammaliante, sempre alla Betty Boop, e ride con tanto glamour, allora vi rivela il mirabile candore eburneo dei suoi meravigliosi 32 denti, in fila per 6 con resto di due, quasi emuli dei celebri, canori 44 gatti, anch’essi di pari fila e resto. Insomma, Andrea Cintorino è davvero deliziosa Cappuccetto Rosso nel grigiore della maggioranza di centrodestra, dunque assessora leggiadra e saltellante col suo panierino di deleghe, così simili a raffinate specialità gastronomiche, seppur denominate, tanto per fare scena e fuffa, con un mixage tra l’italiano e il linguaggio della perfida Albione: transizione digitale e Smart city; progetto Romagna next:; addirittura, ohibò, piano strategico della città; infine, meno male, se non altro per dirla alla “parla come mangi”, fiere, mercati ed eventi.
L’enunciazione delle deleghe della nostra assessora Andrea, alla quale sono grato di evocarmi, purtroppo solo nel nome, Andrea Ferreol, celebre e fascinosa attrice francese di cinema e teatro, ebbene questa enunciazione non mi ha mai convinto, non ne ho mai ravvisato l’impronta strategica e complessivamente mi è sempre parsa una delega farlocca, creata ad hoc, davvero a misura Cintorino, quasi un classico tubino nero, outfit che se calza bene fa sempre fare una bella figura. Più semplicemente il sindaco Zattini, sempre restando prono alla perfida Albione, avrebbe potuto indicare Andrea Cintorino soltanto quale assessora “event planner”, ovvero organizzatrice di eventi, grandi e piccoli, comunque sempre trendy e coinvolgenti, perlopiù ad andamento occasionale, stagionale e festaiolo, dalle feste natalizie, al risveglio primaverile alla frenesia estiva.
C’è voglia di cantare, ballare, magari di comicità e sfilate modaiole? Ci pensa l’event planner Cintorino, sotto sotto pure influencer istituzionale “de no antri” forlivesi. C’è voglia che vada a ramengo la tristezza di una Forlì claudicante e ansiosa, ci pensa l’event planner Cintorino con la sua illusoria, beffarda Forlì che brilla, iniziativa che, per dirla alla D’Annunzio de La pioggia nel pineto, è ormai ad ogni Natale, solo “la favola che ieri t’illuse, che oggi mi illude”. Pare esclusivamente importante che ogni tanto vi sia un colpo di reni per tirarsi su, proprio come la partenza col botto con la quale sempre l’assessora Andrea ha salutato, pure su 4life, l’ottimo avvio del sbrilluccicante happening Forlì che brilla. Brava davvero l’impagabile Andrea Cintorino che si rallegra dell’iniziale botto natalizio, che insomma Forlì, almeno sotto le feste dicembrine, meriti e goda di una botta e via.
Franco D’Emilio