
Daniele Avolio, ispettore superiore in congedo della Guardia di Finanza, anche consigliere comunale e provinciale d’opposizione a Forlì, ma, da anni, soprattutto valido istruttore sportivo pluridisciplinare di solida ed esperta formazione, è stato uno dei protagonisti della recente iniziativa benefica forlivese, denominata “I Sentieri della Ricerca”, giunta alla sua quarta edizione. Dal 7 al 14 giugno scorso undici baldi e generosi amici, appunto Messaggeri della Ricerca, si sono uniti in una lunga biciclettata di circa 700 km. da Forlì a Roma per testimoniare, sia in alcune località di arrivo intermedie (Meldola, Santa Sofia, Bibbiena, Anghiari, Cortona, Pienza, Montegabbione, Montefiascone e Trevignano Romano) sia nella stessa capitale, l’estesa richiesta a tutte le istituzioni, locali e nazionali di un maggior sostegno alla ricerca scientifica, in particolar modo nella lotta ai tumori, che, fra l’altro, coinvolge pure il prezioso contributo dell’Irst, Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” di Meldola. Nemmeno ad un mese dall’arrivo in Campidoglio a Roma degli undici, intrepidi forlivesi, testimoni di tanta solidarietà nel segno del bene e dello sport, abbiamo ritenuto utile, proprio con Daniele Avolio, fare un bilancio di questa lodevole impresa.
Caro Daniele, ricorda innanzitutto i nomi di tutti i ciclisti “Messaggeri della Ricerca” e subito dichiaraci quanto ritieni raggiunto l’obiettivo dell’iniziativa.
Il gruppo di amici/ bikers che mi ha affiancato con enormi sacrifici in termini di tempo ed impegno fisico era formato da Eliana Gardini, Elisa Cimatti, Ida Vittoria Drei Donà, Anselmo Baldini, detto Mino e figlio dell’indimenticabile asso del ciclismo Ercole Baldini, al quale era dedicato l’evento; poi, da Davide Bevilacqua, Fernando Benevento, Francesco Enrico Addariti, Gianluca Pozzi, Giorgio Ferraresi, Nicola Scutti e Claudio Vettorel.
Quanto e come il Comune di Forlì è stato partecipe e, in particolar modo, di sostegno all’impresa?
Il Comune di Forlì, nella persona dell’assessore allo sport Kevin Bravi, è stato determinante in modo assoluto per l’organizzazione e la realizzazione dell’evento. Gliene parlai a fine dello scorso agosto e subito colse il valore sportivo e sociale del progetto “I Sentieri della Ricerca”. Da allora mi ha affiancato senza risparmiarsi e il risultato di tanto impegno lo si è percepito anche dalla bellissima festa di partenza, appunto allestita dall’ufficio Sport in piazzetta della Misura.
Quale l’accoglienza nelle tappe intermedie e, infine, nella capitale? Pensi che l’iniziativa abbia beneficiato della giusta pubblicità?
Ogni sindaco delle località, toccate dall’iniziativa “I Sentieri della Ricerca”, ha manifestato grande spirito di solidale accoglienza e non poteva essere diversamente, considerando la finalità di promuovere ancora di più la ricerca scientifica in campo oncologico e quella di onorare la memoria del prof. Dino Amadori, scienziato precursore di grande valore. Comunque, pure laddove non siamo stati accolti con eclatante animo festoso non è mai mancata la presenza di un amministratore a testimoniare la vicinanza dell’amministrazione locale alla nostra impresa.
In che modo durante la lunga “via romea” in bicicletta voi messaggeri della ricerca avete rappresentato presso le istituzioni la richiesta di maggior sostegno alla ricerca scientifica?
Abbiamo chiesto ad ogni sindaco e amministratore locale di farsi portavoce della necessità che la ricerca sia stabilmente sostenuta dalla politica nella consapevolezza, più volte sottolineata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come senza ricerca non ci sia futuro per la lotta contro ogni tipo di malattia. Inoltre, proprio perché Messaggeri della Ricerca, abbiamo ribadito l’importanza di promuovere sempre più il binomio sport/salute per uno stile di vita che risulti salubre ed efficacemente preventivo contro l’insorgenza tumorale.
Si bisbiglia che a Roma vi sia stata un’evidente disparità tra l’accoglienza da parte del governo nazionale e quella da parte del comune capitolino, al riguardo qualche sassolino da levare dalla scarpa?
In effetti, il Comune di Roma ha mancato di sensibilità verso un tema così attuale e di evidente spessore sociosanitario. A differenza di quanto avvenuto nelle tre precedenti edizioni stavolta ad accoglierci per conto del Comune di Roma c’è stato solo Giorgio Trabucco, consigliere comunale di maggioranza, sicuramente persona gentile e disponibile, che, tuttavia, ha suscitato l’idea di una presenza supplente, soltanto riempitiva.
Negli ultimi tempi si è intensificato il dibattito sul futuro dell’Irst di Meldola, avanzato centro di ricerca, ma pure luogo di cura e terapia di tanti pazienti, colpiti da tumore, e non sono mancati autorevoli interventi da parte del Partito Democratico e dell’on. Rosaria Tassinari di Forza Italia. Tu e i Messaggeri della Ricerca come inquadrate le prospettive future dell’Irst, a te chiedo un giudizio anche sulla base del tuo trascorso impegno politico.
Ho seguito con molta attenzione e tanto favore il lavoro politico del consigliere regionale Luca Pestelli (FdI) sulla problematica del crescente deficit di bilancio dell’Irst di Meldola, istituto partecipato da enti pubblici e da soggetti privati. Trovo inammissibile che un’eccellenza come l’Irst debba per sostenersi ricorrere perlopiù a sovvenzioni private, per carità sempre benaccette, ma non sufficienti ad assicurare stabilità, continuità e, soprattutto, prospettive al lavoro di ricerca, indagine, prevenzione e cura terapeutica delle malattie tumorali. La politica locale, regionale e nazionale devono sinergicamente risolvere quest’handicap, inquadrare l’Irst in una sua piena integrazione partecipativa sia del sistema ospedaliero sia di quello universitario forlivese, ora arricchito dalla disponibilità del corso di laurea in medicina e chirurgia.
Alla luce della tua esperienza di trainer sportivo come e con quali attività ritieni che lo sport possa contribuire alla prevenzione dei tumori o al recupero da queste stesse malattie?
La politica deve investire di più nella pratica sportiva diffusa e nell’informazione, pure attraverso la scuola, per l’adozione sociale di giusti e salutari stili di vita quotidiana: fare sport, ribadisco quanto affermato da illustri scienziati ed evidenziato da diversi studi statistici, riduce di almeno il 30% le possibilità di sviluppare un tumore.
Se previste, quali le prossime iniziative dei Messaggeri della Ricerca?
A fine luglio saremo a San Candido per la consueta convention annuale dei Messaggeri della Salute per fare il punto riassuntivo del lavoro svolto sinora e programmare la prossima iniziativa a favore dell’Irst di Meldola.
Franco D’Emilio