La storiaccia forlivese di via dei Gerolimini

Via dei Gerolimini

La decisione di mettere a pagamento il parcheggio a Forlì in via dei Gerolimini la ritengo un provvedimento impopolare, degno solo di gabellieri tagliagole che mettono i cittadini con le spalle al muro con la protervia di imporre loro la prona obbedienza del suddito, che tace e non rompe i coglioni. Lo so, sono volgarmente sboccato, ma qui ci sarebbe da discutere se sia più volgare la mia schietta esternazione di critica rabbia oppure la falsità dell’attuale giunta di centrodestra che non perde occasione per dichiarare di governare la città nel segno del giusto equilibrio delle decisioni, ma, invece, saltando ogni informazione sulle proprie intenzioni e, ancora di più, evitando ogni confronto sul merito, decide come cazzo le pare, sempre in un patetico sfoggio decisionista che, nel caso del parcheggio di via dei Gerolimini, si è rivelato deprecabile e vergognoso, esclusivamente a scapito dei cittadini, degli automobilisti, degli elettori.

Decisione, fra l’altro, pure molto perfida perché adottata, confidando che il clima delle ferie ferragostane, con la città sempre più deserta e la vita politica cittadina ben al di sotto del suo consueto lumicino, consentisse che tutto passasse inosservato, sotto banco, cosicché i forlivesi si rassegnassero anche alla nuova buggeratura, all’ennesima tegola tra capo e collo del pagamento del parcheggio in via dei Gerolimini. Per fortuna, non è andata così e non è mancata l’immediata protesta cittadina, solamente dopo raccolta strumentalmente da certa politica parassita, sfrontata persino a sfruttare l’impopolarità di provvedimenti dei quali sicuramente, direttamente o indirettamente, risulta complice. Ufficialmente, nell’attuale giunta di centrodestra nessuno sapeva, nessun partito della coalizione di governo alla Brancaleone risultava informato, a questo punto chissà se mai pure il sindaco Zattini ne sapesse un piffero, insomma un odioso gioco delle parti.

Tutta colpa, dunque, dell’assessore Giuseppe Petetta, disegnato come un improvvido decisionista monocratico che liberamente fa, disfa e suscita casini, offrendo, poi, imprevisti assist a inconsistenti distinguo politici da parte di taluni esponenti della maggioranza, compreso qualcuno del suo stesso partito, Forza Italia. A guaio combinato, diverse cime della politica locale, non esclusa neppure l’opposizione, si sono precipitate a mettere toppe riparative alla falla del rinnovato far cassa con tanta angheria, vessazione di noi cittadini: toppe perlopiù rivelatesi peggiori del buco.

Questa volta, udite udite, nonostante la cosa mi susciti orticaria, mi vedo, in parte, costretto a concordare con il leghista Daniele Mezzacapo: la giunta è smarrita”, sai che novità, l’avvocato lo afferma all’insegna del suo opportunismo, io per la constatazione che molto non va e, per dirla alla Bartali, “gl’è tutto sbagliato gl’è tutto da rifare”, prima che sia troppo tardi.

In via dei Gerolimini avrei lasciato tutto com’era, tanto più in una Forlì, città priva di un proporzionale rapporto, ben distribuito, tra parcheggio gratuito e parcheggio a pagamento. Le ragioni per non suscitare un inutile vespaio c’erano tutte, ma è prevalsa la dabbenaggine di dare a intendere di provvedere su tutto più alle pagliuzze che alle travi negli occhi dei forlivesi.

Franco D’Emilio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *