
Sono stato raggiunto, colpito dalla protesta, anche più che veemente, di cittadini galeatesi contro il mio articolo “Galeata Futura pendant con Predappio Futura”, pubblicato lo scorso 16 agosto sulla testata forlivese 4live: ho offeso la sindaca di Galeata, Francesca Pondini, denigrandone l’attività amministrativa; la stessa interessata pare si dichiari gravemente lesa, offesa. Riconosco, sono consapevole di aver scritto un pezzo “coloratamente critico”, anche con l’uso di vocaboli o espressioni taglienti, ma nulla di più di quanto su tanta stampa, ad esempio, facciano commentatori e corsivisti, ben più importanti e noti di me, raccontando molto criticamente, anche ironicamente condotte di amministratori locali, si pensi al grave scandalo edilizio di Milano, oppure talune recenti vicende di un ex ministro della cultura.
Sono pesantemente accusato di aver usato, riferendomi alla Prima Cittadina di Galeata, termini quali “piaciona, accomodante, cerchiobottista, irrispettosa e scarsamente trasparente”, eppure basta l’uso di un buon vocabolario per comprendere come questi vocaboli non siano espressivi di aprioristica denigrazione malevola e offensiva, ma solo di un giudizio certamente critico, espresso con lapidarie, efficaci parole valutative, di sicuro, però, non spregiative: queste parole d’aggettivazione, fra l’altro, espressione sintetica, ispirate dal giudizio severo, molto articolato, davvero non “leggero” di un recente documento di Galeata Futura, lista della sinistra, oggi all’opposizione nel Comune bidentino, pochi giorni fa pesantemente critica verso il modus operandi amministrativo della sindaca di Galeata, ma non per questo attaccata dalla protesta accesa dei cittadini.
In altrettanta luce interpretativa sono da collocarsi altre espressioni di giudizio, sempre presenti nel mio medesimo articolo, anch’esse niente affatto di manifesto contenuto offensivo, ma soltanto esplicite del mio giudizio soggettivamente critico, pur se spiacevole alla percezione, parimenti soggettiva, della sindaca Pondini: “sempre giocosamente sorridente, loquace di tanto nulla e concretamente fattiva soltanto di scontata, inevitabile, minima ovvietà”. Espressioni queste che hanno interpretato lo stato d’animo di quei galeatesi, forse pochi, ma ci sono, delusi nelle loro aspettative perché, a lor legittimo dire soggettivo, solamente spettatori di prevalente amministrazione ordinaria della sindaca Pondini, quindi fuori da progetti che maggiormente valorizzino la comunità di Galeata.
Non mi dilungo ulteriormente circa la fondatezza della forte protesta, molto accesa nei miei confronti, quale autore di un ignobile articolo, così nel più lieve giudizio di un protestante. Dinanzi però all’insorgere di tanta contestazione del mio scritto, considerata pure la popolarità di cui la signora sindaca gode, in termini di sostegno, consenso e riconoscimento del suo valore, indipendentemente da tutto e da qualunque epilogo, porgo pubblicamente le scuse per quanto espresso nell’articolo Galeata Futura pendant con Predappio Futura: innanzitutto alla Signora Sindaca di Galeata Francesca Pondini, poi ai suoi elettori, sostenitori ed estimatori, che attualmente rappresentano ampia maggioranza di Galeata.
Sono scuse vere, autentiche perché mai voglio che alcuno o alcuna si senta vittima di una mia immotivata aggressione od offesa oppure di un mio maligno fine, di cui sempre qualche protestante galeatese mi ha vivacemente accusato. Accompagno le mie scuse alla Signora Sindaca con l’augurio di un crescente, significativo lavoro amministrativo, carico di risultati veramente innovativi, determinanti per il futuro del suo comune. Infine, su mia richiesta l’articolo “incriminato” viene rimosso dalle pagine di 4live e dalla mia unica, personale pagina social Facebook.
Franco D’Emilio