Ristorante Cumà attiguo al Bagno Balmor N° 156 a Cervia RA
Indirizzo: Lungomare Cervia G. Deledda, Cervia
Recapiti tel. 0544/972183
Giorno di chiusura: mai. Si legga il pezzo per aperture estive/invernali, di fatto il locale pratica due aperture, stagionale estiva (legata al Bagno al mare) e annuale.
Orario di esercizio, pranzo/cena: si.
Chiusura per ferie: mai.
Si può prenotare? Si, impellente sul weekend.
Come arrivare, itinerario consigliato: portarsi a Cervia sul lungomare, vai verso sud, lo troverai sulla porzione adiacente a Pinarella, tanti hotel 4 stelle di fronte.
Parcheggio: Balmor dispone di un utilissimo parcheggio privato, quasi gratuito per i clienti (ho pagato 1 euro, Ndr) chiedere info per accedere al servizio; parcheggio comunale antistante, ed è davvero molto salato.
Locale climatizzato con sale all’aperto: 4 maxi tendoni di cui 2 ad uso invernale con chiusura e vista mare; cadauno circa 32 persone, in tutto 130 coperti, più quelli “insabbiati” ed altri, 150 posti.
Dopo 3 stagioni (durissima fase pandemica compresa, Ndr) passate sul Bagno Balmor in quel di Cervia, a seguito delle gite mangerecce, visto il buon livello del locale Ristorante Cumà, decido per la recensione. Il tema sarebbe: “Bagni al mare che fanno da mangiare, oppure Ristoranti che hanno ombrelloni e sdrai?”, i Bagnini-Ristoratori, una realtà che non amo molto. E sia, il bagnino-ristoratore nasce negli anni ’70: la famiglia che gestiva il bagno al mare (sovente imprenditori adattati a questo duro lavoro estivo) un bel giorno scopre che, modificando una cabina con fornelli, bombola gas, acqua corrente e vettovaglie, si possono cuocere due tagliatelle per quei turisti che desiderano rimanere in spiaggia a rifocillarsi. Col tempo l’evoluzione dei bagni in vere strutture ristorante, come questo.
Ristorante Cumà, attiguo al Bagno Balmor. Sono i fratelli Baldazzi gli artefici di questa azienda: Luca e Mirco, rampanti e sulla cinquantina, da 21 anni gestiscono questo locale frutto della acquisizione di più bagni (tre unificazioni, Ndr), sono anche tre generazioni di gestori, ed ecco azienda compiuta, la maxi struttura in essere, per l’inverno coperta e riscaldata, scoperta, anche con tavoli sulla sabbia, come vuole la moda di mangiare coi piedi insabbiati; davvero notevole lo staff che consta di 50/60 addetti tra dipendenti e collaboratori, operanti su due turni, comprensiva della apertura invernale! Insomma una vera azienda.
La struttura N° 156 Balmor Bagno al Mare, consta del Ristorante Cumà e del Baretto, un bar piadineria pizzeria a sé stante, interessante ed intelligente la separazione in tre macro aziende con altrettanti referenti: tuttavia non potrai degustare la pizza assieme ad una bella grigliata di pesce, o viceversa: le due tipologie di ristorante sono separate, o mangi in Pizzeria, o mangi al Ristorante, a me è capitato di chiedere una pizza al tegamino (ottima) come “companatico” attorno al pesce del Risto: impossibile! Peccato. Le aperture: Bagno Balmor lo trovi aperto da maggio a settembre; il Ristorante, tutto l’anno.
Ristorante Cumà. Il responsabile è lo Chef e Maestro Gianfranco Capodiferro, pugliese di Gioia del Colle (Bari, patria di burrate e bocconcini di mozzarelle, Ndr) attivo sul Cumà da 7 anni; il suo staff in cucina consta di ben 14 persone. Gianfranco ha un curriculum di tutto rispetto: Caminetto a Mi-Mà (si legga nostra vecchia recensione) 7 anni; Pepe Nero 7 anni; Grand Hotel Cesenatico 2 anni; Marinare altri 2 anni; Dolce Vita a Cesenatico 10 anni; membro “Associazione Cuochi Romagna”, ed altre referenze. In terra di Romagna da oltre 31 anni. Sa coniugare l’arte meridionale del pescato con la civiltà romagnola a tavola, ad esempio mi aveva messo da parte i ricci in antipasto con piada romagnola.
Baretto. Federico dirige Baretto, qui abbiamo Bar gelateria più una Pizzeria, e pure piadineria: pizza ottima, ben lievitata (min. 48 ore, Ndr) con un doppio forno elettrico professionale Fornitalia, qui “solo” una decina gli addetti; Pucce da manuale, fatte ad hoc; piada romagnola buonissima, come vuole la regola, spessore giusto, né troppo alta alla lughese, né troppo sottile alla riminese. Baretto propone anche piatti freddi ed insalatone miste, ideali per chi deve perdere poco tempo. Bevande per i gusti birrosi, bottiglia e spina, acqua in bottiglia e alla francese, in caraffa, ma a pagamento (in Francia “Eau Carafe”, l’Acqua in Caraffa, per Legge, è gratuita, feci anche un articolo a tema!).
Clientela fidelizzata, molte ragazze intente a mangiare patatine e spritz.
Dimensione del locale; servizi igienici/cucine: cucina tutta in muratura, ampia, ben fatta. Baretto struttura analoga più tenso-strutture. Ottimo.
Target del locale $$$: medio, secondo menù e bere.
Locali WC idonei alla struttura.
Cucina espressa di pesce; inoltre sul Baretto troverai ottime pizze, Pucce, ed altro.
Direzione: F.lli Baldazzi, più i responsabili di settore.
Ottima organizzazione che demanda responsabilità settoriali.
Descrizione Menù:
Antipasti. Antipasti Invernali: Tartare tonno pinna gialla; Carpaccio Ricciola; Panzanella di mare (polpo, seppia, gamberi, giardiniera del locale, pezzetti pane); ecc. Ottimi. Voto 8.
primi piatti. Tegamini: Cozze di Cervia (dop) alla Marinara, voto 8,5. Cozze di Cervia alla Tarantina (piccanti), voto 8,5. Primi: Passatello rosso (calamari, polpa di scorfano, crumble di olive taggiasche su crema di burrata di Gioia del Colle), ottimo. Gnocchetti verdi ai gamberi e zafferano; Tagliatelle al baccalà, fiori di zucca, squacquerone, pesto di rucola; Risotto alla Cervese, voto 8,5; Tagliatelle (ed altri tipi di pasta) al ragù, ottime le Tagliatelle, ragù canonico ben fatto mix ciccia, voto 8,5. Ecc.
Secondi piatti: Gran Fritto di pesce con o senza verdure, ottimo, voto 8,5 (giudizio che può variare con l’olio, Ndr). Branzino farcito pomodorini secchi e fiocchi di mais con caponata di verdure; Ciccia: Angus al pepe verde; Grigliatona mista di pesce; Spiedini di pesce/Gamberi/calamari/Tonno pinna gialla/ecc.; Pescato del Giorno: voti alti secondo il pescato.
Contorni: Di stagione.
Piatti per Bambini: mezze porzioni per bimbi (molto gettonate) a prezzi giusti: maccheroncini/strozzapreti/spaghi/cotolette/filetti orata/ecc. voto: 9.
Pizze: Pizzeria con pizza degna di questo nome, mix farine adeguate, lievitazione 48 h. cornicione ben gonfio soffice e cotto, base sottile morbidosa, buona, voto 8,5. Pucce di ottima fattura, vari gusti: Tonno/Salsiccia/Tonno-fontina-funghi-crema tartufata/vegana/Cunzata(burrata, alici, capperi, origano, pomodoro): Pucce attribuiamo voto alto: 8,5. La Pizza al Tegamino: ottima, voto 8,5. Piada, ben fatta, alla romagnola, spessore giusto, ottima. Voto 8,5.
Nel Cestino: Piada a spicchi, come descritta.
I dolci: piccola pasticceria fresca della Casa; Spuma di squaquerone, pesche pochè e crumble di nocciole; Stecco esotico yogurt, passion fruit, copertura al cioccolato bianco; Tartufo Bianco di Pizzo Calabro; ecc. Una precisazione: al Baretto troverai il gelato artigianale posto nel “Pozzetto”, raro a trovarsi, non si ossida, mantenimento garantito! (Provato i gusti Pesca e Pistacchio, favolosi).
Olio sale aceto: Buona scelta di oli.
Caffè; Infiammabili: ottima scelta.
La Cantina e l’acqua: Buona scelta di etichette, ovviamente specie bianchi; vino della Casa alla Spina di qualità a vista; Birre; ecc.
Piatti consigliati: Pesce arrosto, specialità ittiche pugliesi.
Non fa Pranzo Lavoro.
I voti: Location esterna 7,5; il locale 8; Servizio 8; Voto globale sul menù 8 come media, più le top del caso. Il conto: 8.
“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
4live
www.viaemiliaristoranti.it
Associazione Cuochi Romagna.
Puoi anche provare. Locali recensiti sul ns. giornale e/o consigliati:
Sul lungomare: Bagno Ristorante Fantini; Oba Oba (nostra recensione); Ristoranti in città: Mario al porto, pesce top (recensione); Il Pirata (recensione); Caminetto a Mi-Mà (recensito); Officine del Sale (recensione); locanda dei Salinari (recensione); Felix a Mi-mà (recensito); Bagno Bandito a Mi mà; Casa delle Aie (recensione, piatti nazionali romagnoli); ecc.
Cosa c’è da vedere in zona: Cervia, cittadina stupenda anche in inverno; Terme di epoca etrusca; Saline col famoso “Sale dolce”; mi-mà; Ravenna; ecc.
In definitiva: locale chiaramente estivo e qui la proposta è veramente ampia; locale che si trasforma in invernale, sul mare, bello, intimo, romantico a cena.
Gigi Arpinati