Martedì 20 dicembre 2022 il teatro Diego Fabbri di Forlì ospiterà, a partire dalle ore 21,00 la prima data del tour italiano per le festività natalizie dell’Ukrainian Radio Symphony Orchestra. Fondata nel 1929, con 60 musicisti stabili, è stata diretta dai più importanti direttori russi (da O.Klimov a G.Rozhdestvenskiy), e si è contraddistinta per il rilievo dato nella conservazione e valorizzazione delle tradizioni musicali dell’Europa orientale. L’incessante attività istituzionale in patria ed oltre confine, e la partecipazione a vari prestigiosi Festival musicali (propendo anche brani in prima esecuzione assoluta), ha consentito all’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale di raggiungere lo status di migliore compagine strumentale dell’Ucraina.
Da luglio 2005 è stato nominato direttore principale e direttore artistico della OSRNU il M° Volodymyr Sheiko, formatosi al Conservatorio di Kiev e perfezionatosi al Teatro Bolshoj di Mosca sotto la guida di Fuat Mansurov. Con la direzione di Sheiko, la OSRNU ha realizzato oltre 250 registrazioni di musiche ucraine ed internazionali ed effettuato numerose tournée in tutta Europa. Sul palco anche la violinista di fama internazionale Bogdana Pivnenko, direttrice del Dipartimento di violino dell’Accademia Nazionale di Musica “Tchaikovsky” a Kiev e vincitrice dell’Interpreters Performers International Competition, del Mykola Lysenko International Competition, del New Names of Ukrain (premio nazionale per le arti) e dell’IBLA Grand Prize international competition.
Il concerto, promosso dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì nell’ambito delle iniziative per il trentennale della sua istituzione, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Forlì e con Accademia Perduta Romagna Teatri, riserverà ampio spazio alle musiche di Johann Strauss, ma toccherà anche il repertorio italiano con Rossini e Mascagni.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in teatro, con omaggio, al termine del concerto, del libro strenna 2022 della Fondazione (sui cammini storici della Provincia) come ulteriore gesto benaugurante per l’anno a venire.