Ristorante Bacucco D’Oro
Via del Pozzo 10 Mutignano di Pineto (TE)
Tel. 085 936227
Giorno di chiusura: d’inverno è chiuso il mercoledì e la domenica sera; d’estate, sempre aperto.
Ferie: è chiuso alcuni giorni in febbraio.
Si può prenotare? Impellente.
Locale climatizzato e con un dehor.
Come arrivare, itinerario consigliato: se arrivi dalla Autostrada A14, esci a Pineto e vai al paesino, dovrai scendere dalla A14 al fondovalle, voltare a destra e risalire una ripida strada che ti porterà in questo magnifico paesino.
Capitiamo in questo locale Ristorante Bacucco D’Oro sul rientro in A14 dalla Puglia. La ricerca, non casuale, verte su buoni arrosticini, fiutiamo questo posto su Internet, telefoniamo, ci avvisa circa 30 posti per gli arrosticini, decidiamo per questo locale.
Ristorante Bacucco D’Oro, titolare Francesco Santarelli, con la madre Isola Petrini, una famiglia che fa da mangiare: Francesco ci spiega che il nomignolo deriva dal soprannome del nonno. Troverai una di quelle rare trattorie a gestione familiare, li chiamo “eroi in estinzione”, maestri del piatto casereccio, niente cucina modaiola o televisiva, solo cucina abruzzese doc. Appena entrati in un tavolino troviamo i formaggi, a temperatura ambiente ed è caldo, coperti da una campana trasparente: approfitto e sollevo le campane, un forte aroma salta fuori, le papille gustative-olfattive impazzano: sono prodotti locali di una rara bontà, Pecorino di Atri, Ricotta affumicata scorza-nera ed un bel Gregoriano di Scanno. Massimo dei voti.
I menù del Ristorante Bacucco D’Oro sono stagionali e vertono su quattro periodi; un calendario, in dialetto locale, elenca la bella e rara Stagionalità in cucina e ti fa capire che qui si mangia quello che si trova solo ed unicamente in quel periodo. Le stagioni per triade mensile: settembre, ottobre e novembre: farro, porcini, “Pulende”, la polenta, ed il baccalà. Dicembre, gennaio, febbraio: “la fine de lu porche” (la fine del maiale) sarebbero i mesi giusti per guastare il maiale, ma anche il cinghiale. Marzo, aprile e maggio: “Spirne” in dialetto di Teramo gli asparagi spontanei, buonissimi, di campo; quindi “Spinarule”, i mitici funghi Prugnoli, le “Voleghe” cioè spinaci selvatici e le “Virtù”, un piatto complicato della cucina teramana che si prepara 10 giorni prima di maggio, più i 10 giorni successivi, Virtù è un mix di verdure selvatiche, erbe aromatiche, sette tipi di taglio di carne di maiale, e pasta fresca. Giugno, luglio, agosto: mesi dedicati alle “Verdure a lu carvone”, letteralmente le verdure al carbone, cioè le verdure alla brace, quindi il Ciabbott un mix di verdure dell’orto cotte al forno e le “Marrocche a lu tizzone”, altro non sono che le Spighe di mais cotte alla brace. Poesia teramana.
Abbiamo assaggiato i salumi della tradizione, buonissimi, quindi Baccalà arrosto con peperoni, favoloso, una Tagliatella con Scorzone nero locale estivo, ottima, una pseudo-banale verdura Cicoria saltata al tegame così buona non la ricordavo e, naturalmente, gli Arrosticini, buonissimi.
Ottima scelta di vini locali, anche rossi importanti; mostra di bottiglie storiche di produttori locali.
Dimensione del locale: Locale media metratura.
Servizi Igienici: bagni, si accede da una singola porta e troverai un ampio locale con i servizi; perfetti.
Target del locale $$$: Medio, secondo il menù, mangi anche con poco, prezzi onesti, il bere avrà il suo peso, come sempre.
Descrizione Menù:
• Antipasti: Tagliere dei pecorini e formaggi abruzzesi, ottimi, evidenzio Pecorino di Farindola, un paesino da vedere. Salumeria tradizionale, ottima. Pecorino di Atri, voto 9. Ricotta affumicata Scorca nera, voto 9. Gregoriano di Scanno, voto 9. Pecorini e Formaggio fritto, Frittata con Aglio Orsino (Aglio della montagna di cui è ghiotto l’Orso, ed ecco il nome; Ndr), apriti cielo, che bontà.
• Primi piatti: Spaghetti alla chitarra con polpettine; Tagliolini con Tartufo Nero estivo, voto 9; Vermicelli alle erbe aromatiche; Gnocchi con Spinaroli, cioè i funghi Prugnoli, ottimo; Pecorara, anellini di pasta di patate, peperone, melanzana e ricotta fresca; Tagliatelle con Porcini dei Monti della Laga, se disponibili, top; Ravioli di ricotta di pecora con spinaci selvatici.
• Secondi piatti: Capretto al forno con patate, stupendo. Baccalà arrosto con peperoni, ottimo. Arrosticini, 10 pezzi in una porzione, bastano per due commensali, ottimi, voto 9. Coniglio alla brace. La Ciabbott, il piatto col nome del locale: verdure miste al forno, ottime.
• Contorni: Sul menù leggerai, Contorni del Periodo, a giustificare la stagionalità dei prodotti: Cicoria saltata in padella, idilliaca, voto 10; Verdure grigliate, ottime; Patate fritte nello strutto, una chicca golosa, voto 10; Insalate e verdure del momento.
• Nel Cestino: pane fatto in casa e le Streghe, cracker caserecci, buonissimi, voto 10 e lode.
• I dolci: dolci del momento, soggetti a periodicità. Alcuni già degustati, come a casa, casereccio dell’Abruzzo: Crema al cucchiaio, ottima. Spuma di torrone, in pratica, il Semifreddo al torroncino, ottimo. “Pizza-Doge”, torta tradizionale teramana, si tratta di un pan di spagna farcito in maniera paesana, buonissimo, non mancare se mangi qui, prendilo. Tirami su. Lattarola, dolce della nonna, in italiano Crème Brulè. Tutti caserecci.
La carta dei Vini e dell’acqua. Acqua Santa Croce, sorgente locale, ottima. Vino della Casa in caraffa, ottimo e prezzo onesto. Scelta di ottime etichette in particolare rossi. Caffè Mokambo, ottimo, voto 9.
• Olio sale aceto: ottima scelta. Olii locali importanti.
• Caffè; Infiammabili: grande attenzione di Francesco sui distillati, anche artigianali e con sorprese non da poco. Caffè già citato sopra.
Piatti consigliati: Salumi e formaggi abruzzesi, locali; cucina del giorno, i dolci.
Fa Pranzo Lavoro? No. Locale del Cuore? Si, magica atmosfera casereccia.
Verdetto finale. Location esterna 9; il locale 8,5; servizio 8,5; Voto globale sul menù 8,5/10; il conto 9.
“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
– 4live.it
– www.viaemiliaristoranti.it
– Guida Michelin, dal 2004.
– Gambero Rosso; Osterie d’Italia; Associazione Interregionale Camere Commercio; Accademia Italiana della Cucina; Massobrio.
Puoi anche provare:
A Martinsicuro, Ristorante Leon d’Oro.
A Mozzagrogna, Ristorante attiguo all’Hotel Sangro, Recensito.
A Termoli, a nord, prima del paese, Ristorante Torre Sinarca: mozzafiato sul mare da sala da pranzo, sei in una antica torre di avvistamento saracena. Recensito.
A Lesina, sul Lago di Lesina, ristorante Antiche Sere, fronte lago, bellissimo, cucina del posto, specialità del Lago, Recensito.
Cosa c’è da vedere in zona: Tanto da vedere, sei in Abruzzo, regione che merita ferie e pure un weekend. Suggerisco e in pochi giorni: Rocca Calascio; Grotte di Stiffe; Lago di Sanno (vedi il buon pecorino in sala al ristorante); Grotte Celano; Eremo di Bartolomeo in Legio; I Trabocchi (palafitte poste sul mare, bellissime); L’Aquila città; Sulmona; Pescara ed i miti dannunziani; Roccaraso.
Gigi Arpinati