Pompignoli: «A Meldola cumuli di vegetazione abbattuta intasano il Bidente»

a Meldola cumuli di vegetazione abbattuta intasano il Bidente

Vegetazione altissima e cumuli di rami abbattuti abbandonati da settimane lungo gli argini. È questa la fotografia attuale di un tratto del fiume Bidente, a Meldola, località Montevescovo, denunciata da alcuni residenti e di cui si è fatto portavoce il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli.

In un comunicato di qualche giorno fa, l’assessore Priolo ci ha elencato i cantieri in corso sul Montone, Rabbi, Ronco e Bidente per ripristinare le condizioni di sicurezza dei fiumi nei territori colpiti dall’alluvione. Mi auguro che in programma ci sia anche quello lungo il Bidente in località Montevescovo” spiega il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, più volte intervenuto sul ripristino degli argini, la sistemazione e pulizia del letto dei fiumi.

Come si evince dalle foto, qui la situazione è davvero critica. Cumuli di tronchi, rami e vegetazione di ogni tipo sono stati accatastati lungo le rive del fiume e non sono stati più rimossi. Altri ancora, di grosse dimensioni, galleggiano trasportati dalla corrente. I residenti della zona sono molto preoccupati, perché con l’alluvione di maggio il territorio è stato interessato dal crollo degli argini e da strade invase dall’acqua. La rimozione di tutti questi detriti rappresenta dunque una priorità per garantire la sicurezza dell’intera popolazione. Mi auguro che la Regione, attraverso l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, intervenga al più presto in questo tratto ripulendo le rive del fiume Bidente e mettendone in sicurezza l’alveo. L’autunno è alle porte e i cittadini meritano rassicurazioni in caso di nuove abbondanti piogge”.

Infine, Pompignoli lancia un appello alla Regione in termini di risorse: “l’assessore Priolo ci ha parlato di interventi di somma urgenza che verranno coperti dallo Stato. Credo, in ogni caso, che oltre alle risorse del Governo la Regione debba investire anche mezzi propri per rimettere in sicurezza il territorio. Lo avrebbe già dovuto fare, ma forse qualcosa è andato storto…”.

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