Finalmente ufficiale il salto della quaglia di Massimiliano Pompignoli dalla Lega, dove meritatamente ha visto per anni riconosciuta la propria abilità politica, a Fratelli d’Italia che, ormai, non esita, da tempo, ad accogliere transfughi, traditori e furbetti vari, quindi risulta davvero la meta migliore per l’ex leghista che “urbi et orbi” annuncia con tanta inutile e retorica enfasi “mi attende un nuovo viaggio.” Armi e bagagli, forse confidando anche nella disattenzione altrui, mossa ancora dall’insopportabile calura post ferragostana dell’immigrato anticiclone africano, Pompignoli ha deciso ed è saltato a piè pari nelle fila forlivesi di FdI: buon pro, sicuramente, al voltagabbana Pompignoli, ma altrettanto, seppur per diversi motivi alla Lega, non fosse altro per essersi liberata di chi infido, seduto ormai inopportunamente al suo tavolo.
Per carità, cambiare idea e partito è lecito, soprattutto se, decorosamente, si ricomincia altrove tutto da capo, pure rinunciando ai benefici, consentiti dal voto di tanti elettori che, invece, vengono beffati e sfruttati del loro consenso, questa volta leghista, amaramente strumentalizzato per andare in FdI e lì, addirittura, farlo contare come peso della personale autorevolezza, del proprio prestigio a entrare di diritto in casa altrui, anche scavalcando iscritti e sostenitori del nuovo partito d’accoglienza, sempre più, cinicamente ed opportunisticamente, di tanta “bocca buona”. Poveri elettori forlivesi leghisti, veramente vittime con Massimiliano Pompignoli del vecchio adagio che edulcoro dalla triviale forma originale nel più accettabile “Fare fortuna col fondoschiena altrui”, appunto quello dei sostenitori, romagnoli e forlivesi, del Carroccio.
Che delusione il transfuga Pompignoli: ha atteso di vedere i risultati elettorali, se la Lega portasse a casa un buon paniere di voti o tracollasse, come è, poi, avvenuto; ha, inoltre, misurato i margini d’azione e il peso politico della Lega nella trattativa per la nuova giunta; abile guitto, ha inscenato la commediola grottesca del passaggio temporaneo al gruppo misto nel Consiglio Comunale di Forlì; infine, fattasi una pacca di conti, i propri, e fiutato tanto sciacallamente il vento, ha deciso e saltato il fosso, dispensandoci, persino, il solito pistolotto di morale politica, credibile quanto l’omelia di un demone in chiesa: davvero un diavolo questo Pompignoli, ma soprattutto che faccia tosta! In FdI si troverà bene, in buona compagnia.
Franco D’Emilio