Da fonte molto attendibile ho appreso che Roberto Canali, attuale sindaco di centrodestra di Predappio, ha fatto un mutuo di oltre 900.000 euro per il recupero della ex Casa del Fascio: praticamente ha preferito contrarre un debito anziché, dimostrazione questa di grande insipienza amministrativa, chiedere finanziamenti del Pnrr che certo non sarebbero stati negati, risultando, fra l’altro, proprio finalizzati anche ad opere di tutela e conservazione del patrimonio culturale. Tutto questo nella solita logica che tanto paga Pantalone!
Più precisamente, si parla di un mutuo di 970.000 euro, dei quali 500.000, relativi all’appalto precedente andato perso, per il quale sarà difficile rivalersi attraverso contenzioso con la trascorsa impresa appaltatrice; altri 470.000, invece, coprono l’aumento dei costi edili, maturato ad oggi dal momento dell’aggiudicazione dell’appalto. Non solo, i tempi stringono perché quanto prima si riprendano e si definiscano tempi fattivi di esecuzione dei lavori alla ex Casa del Fascio: altrimenti, c’è il rischio di perdere altri opportuni finanziamenti.
A questo punto, occorre innanzitutto dire la verità, rompere il silenzio tombale sul blocco dei lavori, sinora in atto, per il recupero del monumentale edificio fascista predappiese; il sindaco Canali deve rendere conto ai predappiesi e a tutto il Consiglio Comunale, entrando nel merito quale sia l’effettiva, reale situazione di nuovo finanziamento del progetto di recupero della ex Casa del Fascio. Tacere non è più consentibile. Sono già disponibili altre, dettagliate informazioni. Ancora di più, adesso, si impone che il sindaco Canali chiarisca quale sia il suo progetto definitivo per la finalità d’uso della recuperando ex Casa del Fascio.
Franco D’Emilio