Con la settima edizione di “Jazz a Forlì – musica per libere menti” prosegue la narrazione che dai de jazz ha intrapreso da diversi anni: sondare l’universo del jazz nella sua complessità stilistica, nelle armonie che creano immaginario, nello swing che è il cuore di un levare in cui l’improvvisazione diventa linguaggio della contemporaneità.
Venerdì 7 novembre la Sala San Luigi di Forlì, in via Luigi Nanni, alle ore 21,15 vibrerà grazie alle note dell’Uri Caine Trio. Già ospite di dai de jazz, Caine, pianista, compositore, sa muoversi tranquillamente dalle Goldberg Variations di Bach all’improvvisazione jazz con musicisti quali Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Barry Altschul, Paolo Fresu e tanti altri. Al suo attivo ha diversi album, dei quali è da citare l’opera “The passion of Octavius Catto”, di cui è compositore ed esecutore con un ensemble orchestrale e coro gospel, dedicato al leader dei diritti civili ucciso nel 1871 a Philadelphia, città natale di Uri. Al San Luigi guida un affiatato gruppo come quello dell’Uri Caine Trio con Mark Helias, contrabbassista dall’intensa cavata, e Ben Perowsky, al centro del ritmo con la sua batteria.