Fisioterapista nella vita, cuoca per passione. È Nadia Tessitori di Tolmezzo (Udine) vincitrice del Premio Marietta 2015. La sua ricetta “Cjarsons alla luganega e sclopit” è stata giudicata la migliore dalla giuria presieduta da Verdiana Gordini (presidente dell’associazione delle Mariette), insieme a Giorgio Amadei (Ais Romagna), Carla Brigliadori (responsabile della scuola di cucina di Casa Artusi), Franco Mambelli (comitato scientifico Casa Artusi), Caterina Valbonesi (Premio Marietta 1997).
“Verdetto non facile per l’altro livello dei partecipanti, tra il più qualificato delle ultime edizioni – ha spiegato Verdiana Gordini –. La scelta è andata alla ricetta di Nadia Tessitori per la spettacolare semplicità e l’elegante manualità del suo piatto”. A premiare la cuoca per passione è stato Mario Mezzanotte di Conad che ha consegnato i mille euro del primo premio, e 5 kg di pasta assegnati anche agli quattro partecipanti.
Persona di poche parole Nadia Tessitori, in pieno spirito friulano. “Confesso che ero molto emozionata al momento dell’esecuzione della ricetta, così come confesso di essermi molto divertita in questa esperienza che consiglio a chiunque – sono state le sue prime parole – Artusi per me è una pietra miliare in cucina, il suo libro oltre ad averlo letto, ancora oggi è in primo piano nella mia libreria”.
La sua partecipazione è stata quasi casuale: “È stata una mia amica, Catia Cordazzi, a convincermi a prendere parte al concorso. Le mie resistenze erano tante, lei mi ha iscritta”.
Fisioterapista nella vita, dunque abituata all’uso delle mani. “Posso dire di essere stata favorita. La mia professione, oltre alla manualità, mi porta in contatto con tante persone che spesso mi raccontano le loro preferenze a tavola. Lo scorso anno ho deciso raccogliere le ricette dei miei pazienti in un volumetto ‘Pane, amore e fisioterapia’, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza”.
I Marietta ad Honorem
Nel corso della serata sono stati premiati anche i Marietta ad Honorem, Giulio Babbi e Don Pasta, a cui è stata consegnata un’effige artusiana realizzata da Pasquale Marcelli di Arezzo. “Babbi sino ad ora l’avevo solo ‘mangiato’, finalmente lo conosco di persona”, ha scherzato il presidente del Comitato scientifico di Casa Artusi Massimo Montanari. Che ha aggiunto le ragioni delle scelte sui due personaggi: “Una personalità legata al territorio conosciuta in tutto il mondo (Babbi) e un personaggio di valenza internazionale (Don Pasta)”.
A premiare Babbi è stato l’assessore all’agricoltura dell’Emilia Romagna, Simona Caselli. “A Casa Artusi si respira lo spirito della cucina di casa che è l’essenza dell’enogastronomia italiana – ha affermato l’assessore –. A Forlimpopoli si è scommesso sull’identità, scommessa che si è rivelata vincente”.
Don Pasta è stato premiato da sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini insieme al sindaco di Traun Harald Seidl, a testimonianza della valenza internazionale del personaggio premiato. “Artusi Remix è stata una grande idea, innovativa nella tradizione popolare della nostra cucina – ha affermato il sindaco –. Il manifesto di Don Pasta, che si definisce in missione per conto delle nonne, è il manifesto della città artusiana”.
Consegnato il premio anche a Margarita Fores, Marietta 2013. Impossibilitata a ricevere il premio due anni fa per motivi di salute, la Fores è stata premiata dall’ex sindaco Paolo Zoffoli e del presidente di Casa Artusi Giordano Conti.