Finalmente, magnum gaudium nuntio vobis, sono lieto di anticiparvi la lieta novella che il centrosinistra predappiese ha deciso, perché individuato e scelto, chi candidare alla carica di primo cittadino del capoluogo della Valle del Rabbi. Compito non facile per il popolo della sinistra dove tanti, non solo a Predappio, si defilano da impegni e candidature al pensiero se ancora valga la pena metterci la faccia e qualcos’altro per un Partito Democratico, costretto al campo largo e miserevolmente infangato da suoi scandali di malaffare.
A Predappio, comunque, dai e dai, il nome è uscito inaspettato, rispetto al consueto coniglietto, dal gioco di prestigio nel cilindro della sinistra locale. Però, quale sorpresa, addirittura una donna: Monica Fucchi, insegnante elementare, non residente predappiese, sarà candidata sindaca per il centrosinistra, concorrente con altre due liste, così pare al momento, compresa la lista del sindaco uscente di centrodestra che, ancora, con tanta audacia e altrettanta inconsapevolezza del suo minimo valore si ricandida dopo una sindacatura tanto opaca, senza gloria e senza infamia.
Caspita, però, riconosciamolo, a Predappio la sinistra spezza ancora di più il patriarcato della politica perché sullo scranno di sindaco segga una donna, fra l’altro volto nuovo, pulito, degno e capace di suscitare attese, speranze, da tempo sopite negli animi dei cittadini predappiesi. Ben venga questa ventata di aria fresca al femminile! Spero che il programma elettorale della candidata sindaca Fucchi sappia cogliere e interpretare i punti per un rilancio di un’efficace amministrazione della nostra Predappio.
C’è tanto da fare, purtroppo, dopo cinque anni di solo occultamento della polvere sotto i tappeti, di menare il can per l’aia sul restauro della ex Casa del Fascio, tutto appena ravvivato da qualche attività pedestre per correre di qua e di là, senza saper bene dove andare a parare. Adesso Predappio è un caso politico e amministrativo veramente atipico: non è questione di destra o sinistra, ma della necessita di un’amministrazione competente, fattivamente concreta, in grado di governare più che di sopravvivere, tirare ignobilmente a campare.
Ben venga, dunque, la candidatura della signora Fucchi ad arricchire la corsa elettorale predappiese, soprattutto le possibilità per i predappiesi di non essere ancora buggerati per altri cinque anni.
Franco D’Emilio