Presentazione del libro “Forlì città verde”

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Venerdì 5 aprile, alle ore 21,00, al Circolo Aurora a Palazzo Albicini, in corso Garibaldi 80 a Forlì, verrà presentato il libro “Forlì città verde“, a cura di Luca Massari, con un saggio di Gabriele Zelli e il contributo di Fabio Berni. Interverranno gli autori e Donatello Caroli, presidente dall’Associazione Culturale La Foglia, sodalizio che organizzerà l’appuntamento.

Nel volume sono pubblicate le foto di Luca Massari dei principali parchi e giardini, nonché dei cortili interni di diversi palazzi storici e di alcune rotonde, mentre Fabio Berni ha scritto sull’importanza di prevedere il verde in fase progettazione di nuovi edifici o di recupero di quelli esistenti, come elemento di decoro e nel contempo di lotta all’inquinamento.

Nel suo saggio Gabriele Zelli ha ricordato le teorie di Alessandro Schiavi (Cesenatico 1872-Forlì 1965) sulla necessità di costruire delle “città giardino” a favore dei ceti meno abbienti negli stessi anni in cui avveniva l’approvazione del progetto, elaborato da Mario Palanti (1885-1978), per la nascita di Milano Marittima che contemplava la realizzazione di una vera e propria propria città di fondazione all’interno di una pineta. Inoltre ha predisposto delle schede storiche sui parchi: della Resistenza, della Residenza Zangheri, del Campus Universitario, della Pace, di via Dragoni, dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni, delle Stagioni, dell’ex Foro Boario, di Santa Chiara, de La Còcla e di quelli intitolati a: Silver Sirotti, Annalena Tonelli, Paul Harris, Franco Agosto, Incontro e Orselli.

Nel medesimo scritto si pone l’attenzione sulle sfide del domani e cioè sul recupero dell’ex Eridania, degli orti di via Curte e delle aree interne dell’ex Monastero di via della Ripa. Non viene dimenticato il patrimonio di biodiversità che rappresentano gli alberi secolari attorno alle ville storiche e alle chiese del territorio comunale, così come si suggerisce di qualificare le aree verdi con tante piante da fiore o da frutto, in modo che assumano una identità che oggi, salvo poche, non hanno.
Ingresso libero.

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