Le previsioni occupazionali: per il trimestre febbraio-aprile 2023 le imprese hanno programmato complessivamente 21.870 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, di cui 5.810 nel solo mese di febbraio. Cresce anche la richiesta di diplomati ITS, che nelle province di Forlì-Cesena e Rimini si attesta all’1%, come in Emilia-Romagna e Italia; ben superiori sono le difficoltà di reperimento di questi profili da parte delle imprese, pari rispettivamente al 64% e 57%, mentre in regione nel Paese si attestano al 55% e 56%. Gli ingressi (entrate per assunzioni e attivazioni di forme di lavoro flessibile) previsti nelle province di Forlì-Cesena e Rimini per il trimestre in corso sono 21.870, secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane.
Su base nazionale, gli ingressi previsti nel mese di febbraio sono 386.000, di cui il 9,3% (36.000) in Emilia-Romagna, incidenza stabile. Il 16,1% del dato regionale, pari a n. 5.810 ingressi previsti, attiene all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna, in crescita rispetto a gennaio. Cresce ancora l’incidenza dei contratti a tempo determinato, 79% per Rimini e 80% per Forlì-Cesena, rispettivamente di 4 e 5 punti percentuali.
Per quanto riguarda le entrate i cinque principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i servizi di alloggio, ristorazione, turismo e il commercio (invertiti al primo e secondo posto a Rimini e Forlì-Cesena), le costruzioni (che avanzano di un posto), i servizi alle persone e i Servizi operativi e di supporto alle imprese e alle persone.
Per la provincia di Forlì-Cesena, l’indagine rileva 3.060 assunzioni previste per il mese di febbraio, con una variazione sullo stesso mese 2022 di +480 unità, e 9.500 per il trimestre febbraio-aprile, con una variazione sull’analogo periodo dello scorso anno di +970 unità. Le maggiori entrate previste, 1.910 a febbraio e 6.300 nel trimestre, si concentrano nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone, e per il il 61% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel mese di febbraio, una quota pari al 31% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 18% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.
Nel 66% dei casi viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 52 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Come ogni anno, lo stesso Sistema Informativo Excelsior mette a disposizione le riflessioni analitiche sul mondo del lavoro, basate sui dati raccolti l’anno precedente.
Sono già scaricabili online una serie di pubblicazioni, ognuna riferita ad un sottoinsieme specifico dell’ambito dell’occupazione e delle competenze in Italia, che possono rivelarsi estremamente utili, sia per gli studenti che vogliono compiere riflessioni concrete sul loro futuro, sia per inoccupati, disoccupati e professionisti che intendono costruirsi una nuova opportunità professionale o intraprendere percorsi inediti.
Il primo focus di questo mese è dedicato alla pubblicazione ITS Academy e lavoro 2022 incentrata sull’analisi delle prospettive occupazionali dei diplomati degli Istituti Tecnici Superiori riferite alla domanda di lavoro e competenze espressa dalle imprese private di industria e servizi attraverso le indagini mensili. Gli ITS, a cui nel 2022 è stato aggiunto il termine Academy per una maggiore valorizzazione, sono percorsi terziari di specializzazione tecnica e professionalizzante, alternativi ai percorsi universitari, post diploma di scuola secondaria superiore. I percorsi ITS Academy sono presenti in Emilia-Romagna dal 2010, ma ancora non sono sufficientemente conosciuti da famiglie e ragazzi per le loro potenzialità. Si rimanda al link https://itsemiliaromagna.it/ per approfondire le opportunità più vicine in regione.
I diplomati ITS sono molto richiesti dalle imprese per la loro preparazione tecnica specifica, plasmata sulle necessità del mercato del lavoro, e ancora oggi la domanda supera la numerosità dei profili disponibili; per questo motivo, il Pnrr 2021-2026 ha introdotto un’importante riforma per gli ITS che ne dovrebbe agevolare il rilancio grazie ad importanti investimenti. I settori che richiedono il maggior numero di diplomati ITS Academy sono meccanica, comunicazione e sviluppo di sistemi software, anche se la tendenza risulta essere trasversale, tra tutti i settori, soprattutto quelli legati al comparto industriale e dei servizi alle imprese. La scarsa disponibilità di diplomati ITS Academy mette ancor più in evidenza il fenomeno della difficoltà di reperimento da parte delle imprese di questi profili professionali; la più alta difficoltà di reperimento è comunque riferita all’area elettronica, informatica e meccanica.
Le competenze richieste ai diplomati ITS Academy in primis restano quelle della doppia transizione digitale e green. Nelle province di Forlì-Cesena e Rimini la richiesta di diplomati ITS si attesta al’1%, come in Emilia-Romagna e Italia, ben superiori sono le difficoltà di reperimento da parte delle imprese, pari rispettivamente al 64% e 57%, mentre in regione nel Paese si attestano al 55% e 56%. I corsi ITS, solitamente biennali, con una durata di 2.000 ore (3.000 se triennali), offrono importanti esperienze di stage in azienda che rappresentano almeno il 30% delle ore totali, elemento positivamente caratterizzante che permette agli studenti di misurarsi direttamente sul campo e di applicare le competenze tecnico-tecnologiche necessarie, testando le dinamiche delle professioni ad alto contenuto di innovazione. Il tasso di impiego degli studenti in uscita supera l’80%.
Gli ITS collaborano con aziende partner che possono garantire ai ragazzi l’utilizzo di attrezzature e strumenti specifici, sempre con il supporto del corpo docente. Il filo diretto con le imprese permette anche una virtuosa e veloce individuazione delle competenze necessarie per i diversi profili e delle materie da prevedere nel piano di studi, riducendo così il mismatch che spesso caratterizza il sistema formativo.
Le 6 aree tecnologiche ITS sono: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema agroalimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda, Servizi alle imprese), tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – turismo, tecnologie dell’informazione e della comunicazione.