Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il trimestre dicembre–febbraio, sono 16.730, secondo Excelsior Informa, il bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel mese di dicembre sono 352.000 (meno del mese precedente), di cui il 7,3% (25.600, in calo sul mese precedente, anche per incidenza sul dato nazionale) in Emilia-Romagna. Il 15,7% del dato regionale, pari a n. 4.010 ingressi previsti, attiene all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna (+1% rispetto a novembre). Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, 78% per Rimini (percentuale costante) e 71% per Forlì-Cesena (-5%).
Per quanto riguarda le entrate, i cinque principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i servizi di alloggio/ristorazione/turismo (primi a Rimini, terzi a Forlì-Cesena), il commercio (secondo a Rimini e primo a Forlì-Cesena), i servizi alle persone (terzi a Rimini e secondi a Forlì-Cesena), le costruzioni e i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone a Rimini, le industrie meccaniche ed elettroniche e i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio a Forlì-Cesena, rispettivamente quarti e quinti.
Le entrate previste si concentrano nel settore servizi nelle due province (66% a Forlì-Cesena e 73% a Rimini e provincia) che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone, e nelle imprese con meno di 50 dipendenti per il 55 (-1%) e 66% (+1%) rispettivamente nei due territori.
Nel mese di dicembre, una quota pari al 31% e 29% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni (in calo del 2% sia a Rimini, sia a Forlì-Cesena); rispettivamente il 23% e 21% delle imprese prevede di assumere personale immigrato. Nel 64% e 66% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in oltre 50 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Il lavoro è una componente fondamentale nella vita della persona e una risorsa strategica per l’impresa, eppure la relazione fra organizzazioni e lavoratori non è più stabile. La difficoltà conclamata nella ricerca di giovani lavoratori è un ostacolo allo sviluppo della nostra economia e all’acquisizione in azienda di competenze abilitanti alla transizione verso modelli di business innovativi e responsabili. Come attrarre e valorizzare i talenti e come creare engagement per favorire la condivisione di obiettivi e valori? È necessario un ripensamento delle strategie in tema di risorse umane, con un approccio sostenibile al lavoro e facendo leva anche su una brand reputaton in grado di evocare e trasmettere ai propri collaboratori, presenti e futuri, un’adeguata proposta di valore.
Del rovesciamento del senso del lavoro, ma non solo, si parlerà giovedì 14 dicembre 2023 alla Sala Marvelli della Provincia di Rimini a partire dalle 14.45 fino alle 17 con studiosi e imprese nell’ambito del ciclo di eventi ‘Romagna: generazioni al lavoro’. Gli interessati possono iscriversi online all’evento Il lavoro, un valore per la persona e per l’impresa – tra nuovi equilibri e scenari non lineari; la partecipazione in sola presenza, è gratuita, possibile fino ad esaurimento posti. Interverranno presidente e vice segretario generale della Camera di commercio della Romagna Carlo Battistini e Maria Giovanna Briganti, Chiara Tamma ricercatrice del Politecnico di Milano, Arnaldo Carignano di Randstad Italia, l’assessore regionale Vincenzo Colla, Enrico Maria Fantaguzzi di Linkaut in tavola rotonda con 4 imprese del territorio che hanno realizzato best practices in tema di welfare e inclusione.