Domenica 24 marzo, alle ore 16,00, al Museo civico Mons. Domenico Mambrini di Pianetto di Galeata, verrà inaugurata la mostra dal titolo “Mevania, Mevaniola. Le tracce della storia”, programmata in occasione del quarantesimo anniversario del patto di gemellaggio fra Galeata e Bevagna. L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Galeata in collaborazione con il Comune di Bevagna e le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini e quella dell’Umbria.
L’esposizione pone l’accento sul rapporto di filiazione tra l’umbra Mevania (l’attuale Bevagna) e Mevaniola (Galeata), individuando la genesi di quest’ultima realtà come caso significativo di espansione dal polmone demografico ed imprenditoriale umbro verso il nord, e in seguito nella pianura padana, che precorre una fase di colonizzazione in età romana, col riconoscimento in Mevaniola, attraverso la forma del diminutivo, di una “piccola Mevania”. Il richiamo alle comuni origini sarà il filo conduttore della mostra in cui i reperti provenienti da Mevaniola dialogheranno con quelli provenienti da Bevagna.
Rispetto alla mostra organizzata nel 2015 dal titolo “Mevania Mevaniola: le due Umbrie”, la mostra odierna si prefigge di indagare le relazioni fra le due città attraverso i riti e i corredi funerari. Fra i reperti spiccano una iscrizione che ricorda l’antico nome “Mevanas”, una stele centinata con busto di defunto e il cippo di Penasia, tutti provenienti dal Museo archeologico di Bevagna. Nell’ambito della stessa iniziativa sono in corso le analisi del DNA eseguite dal Dipartimento di Beni Culturali-Antropologia Fisica dell’Università di Bologna sugli scheletri rivenuti nel 1993 nella necropoli di Mevaniola.
L’esposizione è accompagnata da un brochure-catalogo con testi di Caterina Mambrini, Giuseppe Michelacci, Maria Romana Picuti, Romina Pirraglia. La mostra rimarrà aperta fino 23 giugno. Orari: domenica 9,30-12,30; 15,00-18.00, apertura anche su richiesta e prenotazione.